Napoli: mascherine a prezzi sproporzionati, denunciato farmacista

Pubblicizzava e vendeva mascherine applicando aumenti sproporzionati e speculativi rispetto a quelli ante emergenza: il titolare di una farmacia nel quartiere Vomero a Napoli, è stato denunciato dai Carabinieri del Nas di Napoli, nell’ambito dei controlli inerenti all’emergenza sanitaria COVID-19 finalizzati anche al contrasto del fenomeno degli aumenti dei prezzi di vendita dei prodotti di prima necessità. I militari hanno contestato al farmacista il reato penale di rialzo e ribasso fraudolento dei prezzi sul pubblico mercato.

Nas Ragusa: vendeva semplice sapone per le mani spacciandolo per sanificante, denunciato per frode nell’esercizio del commercio

Produceva e vendeva semplice detergente per le mani, spacciandolo per sanificante in grado di ridurre germi e batteri presenti sulla pelle. Il titolare di una ditta produttrice di detergenti per la casa è stato denunciato in stato di libertà dai Carabinieri del Nas di Ragusa, nell’ambito dei controlli inerenti all’emergenza COVID-19. Nell’ambito del controllo sono stati sequestrati oltre 1.500 litri di detergente, in formulazione gel e spray, pronto per la vendita, il cui valore ammonta a 30mila euro circa.

Nas Foggia: nonostante l’obbligo di chiusura continuavano a lavorare all’interno dei loro studi fisioterapici, denunciati

Nell’ambito dei controlli relativi all’emergenza COVID-19, i Carabinieri del Nas di Foggia hanno denunciato in stato di libertà i titolari di due distinti studi fisioterapici siti nella provincia pugliese. I due fisioterapisti sono accusati di aver omesso di osservare il provvedimento della Regione Puglia che, nell’ambito dell’emergenza sanitaria in atto, dispone la chiusura, tra gli altri, degli studi di fisioterapia.

Smaltimento irregolare di carcasse di suino, deferito all’A.G. titolare di azienda agricola

Il NAS di Parma ha scoperto un’azienda agricola ubicata nella Provincia di Reggio Emilia che, attraverso un impianto di bollitura a gasolio abusivo, procedeva arbitrariamente alla cottura delle carcasse dei suini e alla loro successiva macinazione, poi riversate nella vasca di raccolta delle deiezioni degli animali per essere destinate allo spandimento nei terreni aziendali circostanti. I militari del NAS, collaborati dai veterinari dell’ASL locale, ravvisata la pericolosità di quanto accertato, hanno immediatamente sottoposto a sequestro l’impianto di bollitura e 4175 suini da ingrasso affinché si scongiurasse il pericolo dell’utilizzo delle carcasse bollite nell’alimentazione animale. Al titolare dell’azienda, oltre il deferimento all’A.G., è stata contestata una sanzione amministrativa di 10mila euro. Il valore del sequestro ammonta a circa 1milione 600mila euro.