A seguito dell’indagine dell’estate 2015 conclusasi con la denuncia di diversi soggetti per truffa aggravata ai danni dell’Unione europea, ARPEA Piemonte ha emesso i primi provvedimenti risarcitori per recupero di somme indebitamente percepite per oltre 170.000 Euro.
Comando Provinciale Torino
 
 A seguito dell’indagine penale condotta lo scorso anno da
diversi Comandi Stazione del Corpo Forestale dello Stato della provincia di
Torino e di Cuneo congiuntamente alla Guardia di Finanza si accertava l’illecito
percepimento di contributi comunitari legati al Piano di Sviluppo Rurale per diverse
centinaia di migliaia di euro; lo scorso settembre sono state emessi da parte
dell’ente erogatore A.R.P.E.A. (Agenzia Regionale Piemontese per le Erogazioni
in Agricoltura) le prime richieste di rimborso per i fondi illegittimamente
percepiti. Dall’attività di indagine condotta da diversi Comandi Stazione del
Corpo Forestale dello Stato emergeva che per svariati anni, imprese agricole
piemontesi hanno ottenuto indebitamente ingenti contributi comunitari a
supporto dell’attività di pascolo in montagna.
 
Gli stanziamenti pubblici venivano ottenuti dai richiedenti
producendo falsa documentazione per il tramite di compiacenti centri di
assistenza agricola che attestavano la disponibilità e l’utilizzo di terreni
pascolivi che a seguito dei controlli effettuati apparivano essere inidonei al
pascolo.
 
La complessa indagine che vede fascicoli penali ancora aperti
in diverse Procure della Regione permetteva di mettere in luce come i
comprensori adibiti al pascolo fossero oggetto di contratti simulati e come gli
stessi venissero concessi, sia ad allevatori compiacenti che impiegavano tali
superfici per gonfiare le richieste di riscossione dei contributi europei, sia
a soggetti che realmente li utilizzavano per il pascolo del bestiame. 
 
L’organo regionale erogatore dei contributi A.R.P.E.A. veniva
indotto in errore dai responsabili del raggiro attraverso la presentazione di
documentazione in parte dimostratasi falsa e contratti d’affitto per il pascolo
su terreni montani sui quali non veniva realizzata alcuna attività. Oltre al
procedimento penale non ancora concluso sono stati aperti da parte dell’ente
erogatore procedimenti amministrativi volti al recupero delle somme indebitamente
percepite in eccesso sulle domande di contributo nei confronti di diverse
persone; grazie all’attività condotta dal Personale del Comando
Stazione di Lanzo Torinese al momento sono stati richiesti rimborsi a beneficio
dell’ente pubblico per una somma complessiva superiore a 170.000 Euro.