l NAS di Viterbo ha segnalato il responsabile di un supermercato alla locale Procura della Repubblica.
L’indagato è accusato di aver detenuto, per la successiva vendita al pubblico, prodotti alimentari (paste, biscotti, merendine, bevande) in cattivo stato di conservazione, in quanto gli stessi erano stoccati in ambienti in precarie condizioni igienico-sanitarie e strutturali (con in corso lavori edili ovvero nel cortile del supermercato). Nell’ambito del medesimo accertamento, inoltre, i Carabinieri hanno constatato che l’indagato aveva falsamente attestato alle autorità amministrative il possesso da parte dei locali della sua attività, dei requisiti igienico-sanitari e strutturali minimi prestabiliti dalla Legge.
Nel corso delle operazioni ispettive i militari hanno sequestrato oltre 3 tonnellate di alimenti e contestato violazioni amministrative per un valore di 2.000 euro.
Il NAS di Pescara ha invece effettuato degli accertamenti sul capitolato d’appalto di una cucina centralizzata comunale per le scuole statali. Al termine delle indagini, i Carabinieri hanno deferito il titolare di una ditta all’Autorità Giudiziaria, in quanto la sua azienda aveva fornito e somministrato agli alunni di alcune scuole abruzzesi alimenti diversi, per origine, qualità e provenienza, rispetto a quelli stabiliti nel capitolato di appalto.
Nel particolare, gli uomini del NAS hanno rilevato che la ditta, a fronte delle forniture pattuite di prosciutto crudo di parma (d.o.p.) o prosciutto san daniele (d.o.p.) e latte parzialmente scremato u.h.t. a lunga conservazione di origine italiana,di fatto utilizzava prosciutto crudo e latte u.h.t. di origine UE.