Il NAS e il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Latina, supportati dal Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pratica di Mare, unitamente ai colleghi dell’Arma Territoriale, hanno effettuato una serie di ispezioni finalizzate a tutelare la sicurezza dei consumatori e a garantire il rispetto della normativa sul lavoro.
Al termine dei controlli, i militari hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria il titolare di un supermercato con annesso caseificio per avere detenuto in magazzino 2 quintali di formaggi in cattivo stato conservazione.
Il titolare di un’azienda agricola, invece, è stato segnalato amministrativamente per avere impiegato 2 braccianti agricoli “in nero”, violazione che ha comportato altresì la contestuale sospensione dell’attività imprenditoriale.
Nell’ambito di quest’ultimo controllo i Carabinieri hanno contestato sanzioni per un importo di circa 9.400 euro, e sequestrati prodotti caseari irregolari dal valore di circa 3.500 euro.

Anche il NAS di Firenze ha eseguito dei controlli analoghi unitamente al Nucleo Ispettorato del Lavoro di Pistoia e all’Arma Territoriale. A conclusione delle attività ispettive, eseguite presso una macelleria gestita da un cittadino extracomunitario, i Carabinieri hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria e Amministrativa il legale responsabile dell’attività per aver:
– detenuto 70 confezioni di alimenti vari (biscotti, zucchero, pasta), di provenienza estera, con etichetta irregolare;
– impiegato in totale carenza assicurativa un lavoratore;
– installato un impianto audiovisivo, senza la preventiva autorizzazione del competente ispettorato territoriale del lavoro.
Nel contesto, i militari hanno sospeso l’attività dell’esercizio commerciale e contestato sanzioni amministrative per un valore di quasi 9.000 euro.

Il NAS di Perugia ha segnalato all’Autorità Giudiziaria il legale rappresentante di un laboratorio dedito alla produzione di conserve. Nel corso di un’ispezione, infatti, i militari hanno rinvenuto, all’interno di un locale adibito a deposito alimenti e bevande, la presenza diffusa di vermi vivi su pavimento, le attrezzature e gli alimenti, con elevato rischio di contaminazione.
I Carabinieri hanno sottoposto a sequestro amministrativo oltre un quintale di alimenti, posto i sigilli sul magazzino ed elevato sanzioni per un valore di 3.000 euro.

Il NAS di Palermo, a seguito di un accertamento eseguito unitamente ai colleghi dell’Arma Territoriale, ha deferito una persona in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.
Nel corso di un controllo effettuato presso un supermercato i militari hanno riscontrato che l’attività commerciale era sprovvista di collegamento alla rete elettrica e che utilizzava un gruppo elettrogeno a gasolio anche per il funzionamento delle celle frigorifere. I Carabinieri, inoltre, hanno accertato che durante l’orario di chiusura tale gruppo elettrogeno veniva spento, operazione questa che comportava inevitabilmente lo scongelamento degli alimenti con gravissimi rischi per la salute pubblica.
Nel contesto, gli operatori del NAS hanno provveduto ad elevare una sanzione amministrativa dal valore di 2.000 euro e a sequestrare oltre una tonnellata e mezzo di alimenti vari (carne, salumi, latticini e surgelati).

Il NAS di Milano, nel corso di un controllo eseguito presso un ristorante etnico, ha sequestrato:
– circa 3 quintali di olio;
– oltre un quintale e mezzo di prodotti alimentari (carnei e ittici);
– quasi 1500 bottiglie di liquore,
in quanto privi di lotti o informazioni che ne attestassero la corretta tracciabilità.

Il NAS di Salerno, infine, ha eseguito un controllo con il NIL e la ASL del capoluogo di provincia campano. Al termine dell’accertamento gli operatori hanno chiuso un’azienda di trasformazione di ortaggi per gravi carenze igienico – sanitarie e strutturali e in quanto priva dei titoli autorizzativi previsti.
Nel corso dell’ispezione, inoltre, sono stati sequestrati quasi 3 tonnellate di ortaggi privi di indicazioni sulla rintracciabilità ed è stata riscontrata la presenza di quattro operai sprovvisti di copertura assicurativa.
Il valore dei provvedimenti e delle sanzioni adottate supera i 300.000 euro.