L’Unione Europea ha dato l’ok alla procedura per smascherare l’inganno della carne straniera spacciata per nostrana. Si è concluso, infatti, il cosiddetto “stand still”, ovvero il periodo di “quarantena” di 90 giorni dalla notifica entro il quale la Commissione avrebbe potuto fare opposizione allo schema di decreto nazionale interministeriale (Politiche Agricole, Sviluppo Economico e Salute), che introduce l’indicazione obbligatoria dell’origine per le carni suine trasformate. Nello specifico il decreto, che dovrà essere presto pubblicato in Gazzetta Ufficiale per essere operativo, prevede che i produttori indichino in maniera leggibile sulle etichette le informazioni relative a: “Paese di nascita: (nome del Paese di nascita degli animali); “Paese di allevamento: (nome del Paese di allevamento degli animali) ( OnleGallinella)